ecco quali documenti DEVONO essere conservati, pena la revoca del credito e l’irrogazioni di SANZIONI:
le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisto dei beni agevolati (es. contratti di acquisto, ordini di acquisto, contratti di leasing finanziario, d.d.t. ecc.) devono contenere, in modo esplicito, il riferimento alle disposizioni di legge che regolano la materia (articolo 1, comma 1062, L. 178/2020, e articolo 1, comma 195, L. 160/2019). E’ riconosciuta la possibilità, già prevista dalla precedente risposta ad interpello n. 438/2020, di regolarizzare i documenti privi della apposita dicitura, purché l’integrazione avvenga prima dell’avvio di una verifica
perizia tecnica asseverata redatta da un ingegnere o da un perito industriale iscritti negli appositi albi, la quale attesti che i beni:
possiedono le caratteristiche tecniche previsti dagli allegati A e B della L. 232/2016
sono interconnessi al sistema aziendale di gestione o alla rete di fornitura
qualora il costo unitario dei beni non superi l’importo di 300.000 euro, in alternativa, può essere prodotta una dichiarazione sostitutiva, redatta ai sensi del D.P.R. 445/2000, sottoscritta dal legale rappresentate
apposita comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (vecchio MISE) da inviare tramite apposito modello firmato digitalmente dal legale rappresentante e trasmesso in formato elettronico via PEC. Detta comunicazione deve essere trasmessa entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita a ciascun periodo d’imposta di effettuazione degli investimenti. Quindi, entro il 30 settembre dell'anno successivo all'investimento.